CHI SIAMO

Attualmente, la redazione di HASH FANZINE è composta da tre fanciulle, che, come capita nel fremente mondo della comunicazione indipendente, dà il proprio impegno unicamente per passione (per ora non ne ricaviamo un soldo e quindi, ahinoi, non possiamo ripagare in moneta i nostri collaboratori e i nostri ospiti).
Siamo in tre.




Greta Xella a.k.a.
 Q


Si è diplomata alla Scuola di Comics di Milano.
Oltre a I muti e Yokai (tutti volumi autoprodotti), ora sta lavorando a un lungo fumetto avventuroso in cui frullerà assieme tutti i suoi deliri favoriti, ma il troppo stroppia e per uscire dalla routine si cimenta in illustrazioni sperimentali, cambi di tecnica e di stile, sculture e dollmaking e poi riversa tutto su Una tomba per le lucciole, il suo blog.
Sta sprecando il suo corpicino nel fiore degli anni stando sempre chiusa in casa a disegnare-come-una-cretina. Per apparire più sociale, cresce una micia nella sua casina. Sempre per colpa della gatta (che dovrà pur mangiare), fa un lavoro part time dove deve fingere di essere una ragazza normale.
•••Nella redazione di HF•••

È la madrina di HASHFANZINE.
È anche la madrina di Leonì.
Di questa nave molto rock'n'roll, ma anche tanto funky, Greta è sia il capitano che il mozzo.
Qualunque cosa vi faccia schifo, quindi, sputate sul suo faccino. 


Eleonora Liparoti a.k.a.


ETA

Sta lavorando alla tesi di Media Designa e Arti Multimediali alla NABA di Milano.
Divagatrice professionista, si sta specializzando nel mondo dell'audiovisivo (con un debole soprattutto per l’animazione), ma continua a percorrere il suo originario irrinunciabile amore, quello del disegno e del fumetto, oltre a un'altra censurabile quantità di interessi che le frullano occhi, labbra e dita con conseguenze belle quanto disastrose.
Accudisce un blog personale che si chiama  Eta dorme sui pesci volanti.
•••Nella redazione di HF•••

C'è entrata quasi per sbaglio. Ma i suoi sbagli li adora, così ha finito per affezionarvisi troppo.
Principalmente, recluta carne creativa e la riempie di domande.


Caterina Nasini a.k.a.

RIBBON

Se non scatta foto, muore.
Fotografa compulsivamente, sia in analogico che in digitale, abbandonandosi poi dolcemente alla droga della post-produzione.
È anche grafica (e molte altre cose) e in questi mesi sta facendo da assistente a due restauratrici di carta.
Ah, a giudicare dalla stilosità del suo blog Storie di una nana qualunque (dove finiscono quasi tutte le sue immagini e le sue avventure), sareste inclini a pensare che Ribbon sia una ragazza elegante e di classe: ecco, no. Affatto. È particolarmente stupida e ha una devastante parlata fiorentina.
•••Nella redazione di HF•••

È diventata la grafica di HASHFANZINE a partire dal secondo numero.
Quando Greta ed Eta perdono un po' il tiro, Ribbon è il fuoco d'artificio d'euforia che richiama all'opera.
Quando Greta ed Eta sono già fuochi d'artificio, Ribbon diventa direttamente la coda di una stella cadente, o un meteorite sulla Terra.